Microsoft si trova in una fase di significativa transizione per i suoi sistemi operativi. Mentre viene ufficialmente decretata la fine del supporto per il decennale Windows 10, spingendo gli utenti verso nuove soluzioni, emergono alcune problematiche tecniche per la più recente versione di Windows Server, che richiedono l’attenzione degli amministratori di sistema.
Windows 10 va in pensione: cosa devono sapere gli utenti
È ufficiale: dopo un decennio di servizio, Microsoft ha terminato il supporto per Windows 10. Questo significa che tutti i PC che utilizzano questo sistema operativo hanno raggiunto la fine del loro ciclo di vita supportato. Il 14 ottobre è stato distribuito l’ultimo aggiornamento cumulativo, siglato KB5066791, che segna la conclusione degli update gratuiti, delle patch di sicurezza e dell’assistenza tecnica fornita tramite Windows Update. L’azienda sta ora incoraggiando attivamente gli utenti a passare a Windows 11 per garantire sicurezza e accesso alle funzionalità più recenti.
Le opzioni disponibili: aggiornare, estendere il supporto o acquistare un nuovo PC
Continuare a utilizzare un PC con Windows 10 è ancora possibile, ma espone il sistema a rischi crescenti, come malware, virus e altre minacce informatiche, a causa della mancanza di aggiornamenti di sicurezza. Per chi non è ancora pronto al cambiamento, Microsoft offre alcune alternative. La prima è il programma a pagamento “Extended Security Updates” (ESU), che permette di ricevere aggiornamenti di sicurezza critici per un ulteriore anno, fino al 13 ottobre 2026. È possibile iscriversi al programma tramite il percorso Impostazioni > Aggiornamento e sicurezza > Windows Update
, dove sarà presente un link per l’adesione. L’opzione consigliata è l’aggiornamento a Windows 11, se il PC soddisfa i requisiti minimi di sistema. La verifica può essere effettuata da Start > Impostazioni > Aggiornamento e sicurezza > Windows Update
selezionando “Verifica disponibilità aggiornamenti”. Infine, se il computer non è compatibile o si desidera un’esperienza ottimale, la scelta migliore è l’acquisto di un nuovo laptop o desktop con Windows 11 preinstallato.
Problemi di sincronizzazione per Windows Server 2025
Mentre il mondo consumer si adatta alla fine di Windows 10, in ambito aziendale Microsoft ha confermato un problema tecnico legato a Windows Server 2025. Gli aggiornamenti di sicurezza di settembre 2025 (in particolare l’update KB5065426) stanno causando anomalie nella sincronizzazione di Active Directory Domain Services (AD DS). Il problema riguarda specificamente la sincronizzazione incompleta di gruppi di sicurezza di grandi dimensioni, con oltre 10.000 membri, impattando strumenti come Microsoft Entra Connect Sync.
Una soluzione temporanea in attesa della patch ufficiale
I team di ingegneri di Microsoft sono al lavoro per risolvere definitivamente il bug. Nel frattempo, è stata condivisa una soluzione temporanea che richiede agli amministratori IT di modificare il registro di sistema. È necessario aggiungere una specifica chiave di registro per prevenire interruzioni del servizio. Tuttavia, Microsoft ha diramato un avviso importante: la modifica manuale del registro è un’operazione rischiosa. Se eseguita in modo errato, può causare problemi gravi al sistema operativo, fino a richiederne la reinstallazione completa. L’azienda sottolinea che non può garantire la risoluzione di eventuali danni derivanti da tale procedura e che gli amministratori agiscono a proprio rischio. Parallelamente, Microsoft sta lavorando per risolvere altre criticità, inclusi errori di installazione degli aggiornamenti su Windows 11 24H2 e Windows Server 2025 quando questi vengono eseguiti da una condivisione di rete.